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L’Italia porta a termine il progetto twinning col governo azerbaigiano nel settore della cultura

Si è tenuta stamane, presso il museo di arte nazionale a Baku, la conferenza finale del progetto twinning relativo al sostegno al Ministero della cultura e del turismo dell’Azerbaigian per la modernizzazione della politica nazionale nel settore della cultura.
Il progetto, finanziato dall’Unione Europea per 1 milione di Euro, è stato realizzato dall’Italia, nello specifico da un gruppo di esperti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT), guidato dal dr. Alessandro Bianchi.
Lo strumento dei gemellaggi amministrativi (twinnings), istituito dalla Commissione Europea nel 1998, nasce con la finalità di fornire assistenza ai Paesi candidati all’adesione nel processo di Institution Building, ovvero nell’adeguamento amministrativo e normativo delle Amministrazioni nazionali all’acquis comunitario. A seguito dei risultati ampiamente positivi registrati nell’applicazione dei gemellaggi amministrativi, la Commissione ha ritenuto opportuno estenderli anche a Stati diversi da quelli candidati all’adesione. Lo scopo dei progetti di gemellaggio è di assicurare uno sviluppo moderno ed efficiente delle amministrazioni dei Paesi Beneficiari. Tale obiettivo si realizza attraverso una stretta collaborazione tra l’Amministrazione/Ente pubblico o semi-pubblico del Paese Beneficiario e la controparte nello Stato Membro.
Il progetto con l’Azerbaigian è cominciato nel febbraio 2016. Esso ha sostenuto il processo di riforma dell’impianto legislativo e regolamentare del settore cultura e di quello riguardante la tutela del patrimonio culturale materiale e immateriale verso standard europei. Le attività sono state divise in due componenti principali.
Componente 1: Politica culturale e riforma della governance. Sviluppo di una nuova politica del settore della cultura e del relativo sistema amministrativo in Azerbaigian attraverso una approfondita analisi della situazione attuale, la formulazione di nuove politiche e di modello di governance, l’elaborazione di modifiche del quadro giuridico e il miglioramento della capacità di Ministero della Cultura e del Turismo, dei suoi uffici regionali e dei soggetti a vario titolo coinvolti.
Componente 2: Sviluppo del sistema di gestione del patrimonio culturale. Assistenza al Governo dell’Azerbaigian nell’elaborazione di un modello efficace di gestione del patrimonio culturale nazionale (beni materiali e immateriali, musei e biblioteche), e nell’introduzione di un quadro normativo aggiornato per la conservazione, la tutela e la promozione del patrimonio culturale.
Alla conferenza finale, insieme all’Amb. Augusto Massari, hanno preso parte il Ministro della cultura e del turismo azero, Abulfas Garayev e il Capo Delegazione UE in Baku, Amb. Kestutis Jankauskas.
Il Ministro Garayev ha espresso pieno compiacimento per l’attuazione del progetto portato a termine dagli esperti italiani e per i risultati del progetto (ALLEGATO). Il Capo Delegazione UE Jankauskas ha sottolineato la rilevanza dei progetti twinning per avvicinare l’Azerbaigian all’Unione Europea.
Nel suo intervento, l’Amb. Augusto Massari ha evidenziato tre elementi. “In primo luogo, il progetto twinning nel campo culturale è parte di una più ampia collaborazione fra l’Unione Europea e l’Azerbaigian, che assume una alta valenza anche politica; è interesse dell’Azerbaigian consolidare i suoi rapporti con l’Unione Europea, ma è anche interesse degli europei coltivare ottime relazioni politiche con Baku. Secondariamente, la cultura e il patrimonio culturale devono divenire un asset macroeconomico per gli stati, un’attività produttiva che contribuisce a creare ricchezza per l’economia nazionale; dall’essere un burden per gli stati, il patrimonio culturale deve divenire una opportunity per la società, promuovendo sempre più partenariati pubblico/privato e sviluppando il turismo. Infine, l’Italia ha attuato il progetto coinvolgendosi in una relazione di amicizia con il governo centrale e le entità locali azerbaigiane: gli esperti italiani – ha concluso l’Amb. Augusto Massari – non sono venuti qui per insegnare, ma per condividere l’esperienza del nostro Paese. Questo è il metodo dell’Italia: non imporsi, ma proporre e condividere. In questa relazione di condivisione sono stati raggiunti eccellenti risultati. L’Azerbaigian può fare molto di più nella valorizzazione del suo patrimonio culturale, ricco e antico, che affonda in radici antichissime, fino ai tempi dell’Albania Caucasica. Tocca ora al Governo di Baku dare attuazione concreta alle raccomandazioni emerse, trasformandole in norme e leggi ad hoc.”