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Accademia Europea delle Religioni, Conferenza annuale, 5-8 MARZO, BOLOGNA

Dal 5 all’8 marzo p.v. si terrà a Bologna il primo Convegno annuale dell’Accademia Europea delle Religioni, così come previsto dalla Conferenza Zero del giugno 2017. II Convegno annuale, nelle intenzioni dei fondatori, rappresenterebbe iI momento cardine delle attività dell’Accademia, e dovrebbe avere luogo con cadenza regolare nel primo semestre di ogni anno, in modo da affermarsi quale foro di primario livello per I’interazione scientifica in Europa.
II Convegno previsto per marzo p.v., sotto responsabilità scientifica del Professor Frederick Pedersen (University of Aberdeen), sarà scandito da sessioni di lavoro (panel e paper) e sedute plenarie (Iectiones magistrales e tavole rotonde) e ospiterà una Moot Court Competition, organizzata in collaborazione con ICLARS nei giorni 6 e 7 marzo (scarica qui il programma). Le tre tavole rotonde previste sono dedicate rispettivamente ad Aristotele, Mose’ e al tema “Religion and Social Change”. AI Convegno prenderanno parte autorevoli relatori, con esponenti del mondo accademico internazionale, tra i quali si segnalano: Andres Winroth (Yale University), Philip Reynolds (Emory University), Risto Saarinen (University of Helsinki), Else Marie Wiberg-Pedersen (Aarhus University), Mona Siddiqui (University of Edimburgh), John Zizioulas (Thessaloniki School of Technology), Christoph Markschies (Humboldt-Universitat Berlin).

L’Accademia Europea delle Religioni è stata inaugurata il 5 dicembre 2016, e all’evento inaugurale, promosso dalla Fondazione per Ie Scienze Religiose Giovanni XXIII e dall’Università di Bologna, hanno partecipato studiosi e decisori politici provenienti dai paesi dell’area euro-mediterranea, tra i quali il Commissario Europeo alia Ricerca e l’Innovazione Carlos Moedas e il Presidente Prodi. Dal 18 al 22 giugno 2017 si è tenuto a Bologna la “Ex Nihilo Zero Conference”, evento di lancio della neonata Accademia, sotto il patrocinio di questo Ministero, del Parlamento Europeo, delle Camere italiane e del MIUR. Tale Conferenza ha avuto un grande successo di pubblico e un’ampia risonanza mediatica, contando, tra gli altri, 1020 iscritti, 507 istituzioni accademiche aderenti (tra Università, centri di ricerca e istituti) in rappresentanza di 43 paesi, e oltre 600 papers presentati in circa 140 panels di discussione.

L’Accademia Europea delle Religioni si pone, nelle intenzione dei fondatori, quale piattaforma di incontro tra istituzioni e centri di ricerca, e strumento per favorire la pluralità delle opinioni e attivare ogni possibile opportunità per Ie ricerche interdisciplinari e il dialogo fra ricercatori nell’ambito di tematiche religiose e discipline correlate. Richiamandosi anche all’esempio della American Academy of Religion – la più grande associazione di studiosi di discipline religiose al mondo – l’Accademia Europea delle Religioni ha come intento anche quello di promuovere Ie relazioni pacifiche tra sistemi culturali diversi e la cooperazione culturale internazionale. L’attributo “Europea”, nelle intenzioni dei fondatori, è da intendersi quale spazio culturale che ha al suo centro l’Unione Europea ma include anche il Mediterraneo, la Russia e l’Anatolia.

II sostegno del MAECI all’Accademia Europea delle Religioni è in linea con I’importanza odierna delle tematiche religiose in campo politico, socia Ie, culturale e anche nelle relazioni internazionali, e con la sempre più accentuata attenzione che la politica estera italiana pone nei confronti dei temi della protezione delle comunità religiose, della Ii berta’ di credo e di coscienza e della cooperazione tra attori istituzionali e religiosi.
In tale contesto, la creazione di un’Accademia ha confermato I‘utilità di avere un centro aggregatore europeo all’interno del quale importanti attori scientifici e centri studi possono convergere e confrontarsi, in uno spazio aperto e inclusivo, su quelle che sono Ie molte dimensioni dell’esperienza religiosa e del fatto religioso, e portare avanti una ricerca storico-confessionale che sappia inglobare Ie varie prospettive epistemologiche del dibattito (storici, giuristi, filologi, filosofi, archeologi e teologi, ecc.). II fatto che l’Accademia Europea delle Religioni sia stata istituite in Italia pone il nostro Paese in una posizione potenzialmente privilegiata a livello europeo. Esso infatti rappresenta uno strumento per rafforzare la nostra azione a sostegno del pluralismo religioso, del dialogo e del cosiddetto “religious engagement”. Inoltre, permette all’Italia di porsi quale polo nevralgico di una strategia più avanzata in questo settore, che proprio nell’Accademia può ravvisare il primo tassello di un’azione europea più organica e strutturata L’importanza conferita dal MAECI alle tematiche religiose si ravvisa anche in numerose altre iniziative sostenute da questo Ministero, quali conferenza del 13 luglio u.s, presso la Farnesina dedicata alla tutela delle comunità religiose in cui sono intervenuti l’On. Ministro Alfano e il Mons. Gallagher, iI proseguo del progetto MAECI-ISPI su Politica estera e religioni, Ie attività condotte nel quadro della Presidenza italiana del Gruppo mediterraneo dell’OSCE e I’inserimento delle tematiche in parola all’interno del programma della terza edizione dei ROME MED Dialogues.