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Comunicato stampa sulla VIII riunione del Comitato Intergovernativo UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Immateriale

Baku, 4 Dicembre 2013
Oggi il Comitato Intergovernativo UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Immateriale, nel corso della sua Ottava riunione, ha iscritto le “Feste delle grandi macchine a spalla” nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Immateriale dell’Umanità, prestigioso riconoscimento che si aggiunge ai quattro elementi italiani già iscritti: “Il canto a tenore, canto pastorale sardo”; “Il teatro delle marionette siciliane: Opera dei Pupi”; “la Dieta mediterranea” (condiviso con Grecia, Marocco e Spagna); “Il saper fare tradizionale del violino a Cremona”, a testimonianza della ricchezza e varietà del patrimonio culturale immateriale italiano.
L’elemento comprende celebrazioni che si svolgono in seno a diverse comunità italiane: la festa dei Gigli di Nola, la Varia di Palmi, la Faradda dei Candelieri di Sassari, il Trasporto della macchina di Santa Rosa di Viterbo, esempio di un articolato sistema di valorizzazione e conservazione di tradizioni popolari, radicate e intensamente vissute da ampie parti delle popolazioni locali.
L’iscrizione è giunta al termine di un percorso che è durato alcuni anni, in cui si è affermato un approccio sperimentale, condiviso e apprezzato dal Segretariato UNESCO, che premia la costituzione di una rete e il rafforzamento delle relazioni fra le comunità che detengono elementi simili, e che hanno messo il proprio entusiasmo a disposizione di questa candidatura.
Diverse Amministrazioni centrali hanno contribuito all’iscrizione dei cinque elementi italiani (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Ministero degli Affari Esteri, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare), unitamente alla Commissione nazionale italiana per l’UNESCO, alle amministrazioni regionali e locali, alla comunità scientifica e alla società civile.
L’Italia è tradizionalmente uno degli Stati membri più attivi dell’UNESCO, in particolare nei settori della valorizzazione, conservazione  e tutela del patrimonio culturale, sia materiale che immateriale. L’iscrizione delle “Feste delle grandi macchine a spalla”, indicata dall’UNESCO come un esempio particolarmente interessante di candidatura seriale, conferma la grande attenzione che il nostro Paese rivolge alle prassi, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e saperi che le comunità, i gruppi e gli individui riconoscono come parte del proprio patrimonio culturale.