Baku, 4 Dicembre 2013
Oggi il Comitato Intergovernativo UNESCO per
L’elemento comprende celebrazioni che si svolgono in seno a diverse comunità italiane: la festa dei Gigli di Nola,
L’iscrizione è giunta al termine di un percorso che è durato alcuni anni, in cui si è affermato un approccio sperimentale, condiviso e apprezzato dal Segretariato UNESCO, che premia la costituzione di una rete e il rafforzamento delle relazioni fra le comunità che detengono elementi simili, e che hanno messo il proprio entusiasmo a disposizione di questa candidatura.
Diverse Amministrazioni centrali hanno contribuito all’iscrizione dei cinque elementi italiani (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Ministero degli Affari Esteri, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare), unitamente alla Commissione nazionale italiana per l’UNESCO, alle amministrazioni regionali e locali, alla comunità scientifica e alla società civile.
L’Italia è tradizionalmente uno degli Stati membri più attivi dell’UNESCO, in particolare nei settori della valorizzazione, conservazione e tutela del patrimonio culturale, sia materiale che immateriale. L’iscrizione delle “Feste delle grandi macchine a spalla”, indicata dall’UNESCO come un esempio particolarmente interessante di candidatura seriale, conferma la grande attenzione che il nostro Paese rivolge alle prassi, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e saperi che le comunità, i gruppi e gli individui riconoscono come parte del proprio patrimonio culturale.