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Agro-alimentare

Lo sviluppo del settore agricolo rappresenta un obiettivo proritario del Governo azero. Oltre a costituire la seconda voce del Prodotto Interno (dopo il settore energetico), il rilancio dell’agricoltura ricopre un ruolo preminente nella retorica governativa volta ad alimentare il senso di appartenenza nazionale (autosufficienza alimentare) ed a sottolineare il mancato sfruttamento del potenziale agricolo e di allevamento della Regione del Nagorno-Karabakh occupata dall’Armenia.
L’atttuale tendenza e’ di accrescere gli investimenti nel settore agricolo, come parte della strategia di Governo di diversificare l’economia nazionale, ancora toppo dipendendente dal settore petrolifero. Tali recenti investimenti hanno portato alla nascita di imprese agricole HI-Tech che rappresentanto circa il 30% del totale delle imprese operanti nel settore agricolo.
Il Paese vanta una buona produzione di frutta e di ortaggi, specie nelle fertili e pianeggianti regioni meridionali ed e’ uno dei principali produttori mondiali di garofani. Importanti sono anche le coltivazioni di pomodori di cui l’Azerbaigian e’ il principale esportatore verso i Paesi della CSI. Diffuse sono anche le coltivazioni di mele e pere nelle regioni settentrionali dell’Azerbaigian (Guba/Gusar), quelle di melograno nei pressi di Ganja, di nocciole, mandorle e noci nele regioni occidentali del Paese. Non mancano poi coltivazioni di albicocche e fichi nella regione autonoma del Nakhchivan e di te’ nei pressi di Lankaran. Cio’ non toglie che la maggior parte dei prodotti alimentari siano di importazione e provengano da Paesi Baltici, Ucraina, Russia e Turchia alla luce del miglior livello qualitativo e del piu’ conveniente rapporto qualita’/prezzi.
Il settore agricolo costituisce per le imprese italiane un’interessante opportunita’ di investimento per una serie di motivi: innanzitutto l’Azerbaigian ha una posizione strategica che consente di mantenere relazioni commerciali con il mercato russo. In secondo luogo il governo azero favorisce la crescita del settore agricolo tramite consistenti agevolazioi fiscali (i profitti delle imprese, ad es. non sono tassati) e il costo di un ettaro di terreno e’ molto piu’ basso che in Italia e nell’Europa Occidentale. In ultimo luogo si segnala anche il basso costo del lavoro (lo stipendio medio e’ di 400 AZN circa 200 Euro).